Siamo di nuovo a farci gli auguri, preziosi, di un Santo Natale.
Auguri preziosi perché l’augurio altro non è che il desiderio di qualcosa che porta con sé la speranza di un bene per noi, un Bene come quello di Gesù che nasce per farsi compagno alla nostra vita.
Ed è una vita che sempre ci supera, che deborda rispetto ai nostri schemi, previsioni, misure.
Come mostra la vita dei ragazzi delle nostre comunità.
Ragazzi fragili, pieni di limiti, cadute ed errori e al contempo ragazzi capaci di riconoscere stupiti la bellezza davanti a una sala affrescata del Quirinale o rispettosi, provocanti ma attentissimi e coinvolti nel dialogo con il Ministro di Giustizia, come è capitato nel recente viaggio che abbiamo fatto a Roma.
Ragazzi diventati grandi, come Lamine che vede una palazzina di due piani andare a fuoco, si ferma, salva quattro persone (e un cagnolino) e senza neanche fermarsi per ricevere i ringraziamenti di chi era stato salvato corre a lavorare con il timore di tardare. O ragazzi come Massimiliano, che alla cena di Natale davanti a tutta la comunità, i volontari, gli amici di Kayros, annuncia con orgoglio, tra il tripudio di tutti: a maggio mi sposo!
Così la nostra comunità diventa il segno, piccolo ma potente, che Dio si mette al fianco di ciascuno perché da soli non si cresce e non si cambia. Al tempo stesso diventa richiamo per tutti a superare distanze e pregiudizi verso chi ha sbagliato, perché dopo ogni caduta si possa avere un’altra chance.
Per questo ci auguriamo e vi auguriamo, per il nuovo anno che viene, l’incontro con persone, testimoni di speranza, che ci aiutino a scoprire uno sguardo positivo e curioso sull’esistenza per cogliere i segni che rimandano al Vero.
Auguri di Buon Natale,
Don Claudio e la comunità Kayrós