Cosa vorreste trovare nell’uovo di Pasqua?
Quando eravamo piccoli, la cosa più attesa non era tanto il cioccolato, ma il contenuto. Tanto è vero che rimanevamo delusi se ci regalavano un uovo di cioccolato privo della sorpresa. Che poi, generalmente, non era granché: tranne casi rari e molto “altolocati”, si trattava di qualche piccolo giocattolo che ben presto sarebbe andato ad aggiungersi a quelli che già possedevamo. Ma quello che ci accendeva di più era la curiosità di vedere la sorpresa.
Oggi che non siamo più bambini, cosa vorremmo trovare nell’uovo di Pasqua?
– Qualcosa che ci sorprenda e nello stesso tempo ci renda contenti. Qualcosa che risponda al nostro desiderio.
– Qualcosa che non venga corroso dal tempo, ma che duri.
– Qualcosa che serva per vivere.
– Qualcosa che non ci deluda.
Ce lo propone Papa Francesco nella Bolla di indizione dell’Anno Santo che stiamo vivendo.
La Bolla s’intitola “Spes con confundit”, la speranza non delude. Per non deludere, la speranza dev’essere qualcosa di potente, qualcosa che da soli non siamo capaci di darci.
Ce la dà qualcuno che ha vinto il nemico più potente che ci sia: la morte. Nella Resurrezione di Gesù riconosciamo una forza capace di generare vita, di farci rialzare dopo ogni caduta, una forza che non permette che il male sia l’ultima parola sulla nostra vita.
Nelle dimore di Kayros cerchiamo di tenere sempre accesa la fiamma della speranza, perché ogni giovane la possa incontrare e farne tesoro per provare a rialzarsi dopo ogni caduta e fare l’esperienza di una possibile ripartenza.
Scriveva Hannah Arendt: “Anche se devono morire, gli uomini non sono nati per morire ma per ricominciare”.
– E’ nella Resurrezione che possiamo trovare l’energia per ricominciare.
– E’ nella Resurrezione che possiamo trovare la speranza che non delude.
– E’ questa la sorpresa che chiediamo di trovare nell’uovo di Pasqua.